Piattaforma per la pianificazione, il monitoraggio e la valutazione dei piani regionali di prevenzione 2020-2025

Istituto Superiore di Sanità - Ministero della Salute
QUADRO LOGICO


MO1-01
Aumentare la consapevolezza nella popolazione sull’importanza della salute riproduttiva e pre-concezionale

MO1-02
Promuovere la salute riproduttiva e pre-concezionale della donna, della coppia, dei genitori

MO1-03
Promuovere la salute nei primi 1000 giorni

MO1-04
Promuovere interventi volti a favorire l’allattamento al seno

MO1-05
Individuare precocemente le difficoltà dello sviluppo del bambino da 0 a 36 mesi

MO1-06
Individuare precocemente i fattori di rischio e i segnali di disagio infantile
a

Sviluppo di programmi di promozione della salute riproduttiva e pre-concezionale e di prevenzione nei primi 1000 giorni, al fine di garantire le migliori condizioni di “partenza” ai nuovi nati


b
Attivazione di percorsi di promozione della salute e sani stili di vita familiari per genitori di bambini 0-36 mesi
F07
Promozione, protezione e sostegno dell'allattamento al seno e di una corretta alimentazione complementare
1.01
Prevalenza di allattamento esclusivo al seno per bambini di età inferiore a 6 mesi

1.01a
Percentuale di donne che hanno assunto acido folico in periodo periconcezionale (da prima del concepimento a 3 mesi di gravidanza)

1.01b
Percentuale di madri che nell'ultima settima hanno letto almeno un libro ad alta voce ai bambini di età > 6 mesi

1.01c
Percentuale di madri che posizionano correttamente i bambini in culla (pancia in su)

1.02
Percentuale di donne che allattano al seno a 3, 6 ...12, mesi dal parto fra le partorienti nei 12 mesi precedenti

1.03
Percentuale di fumatrici fra le donne in gravidanza/allattamento

1.04
Percentuale di consumatrici di alcol a maggior rischio fra le donne in gravidanza/allattamento
MO1-07
Sviluppare e/o migliorare le conoscenze e le competenze di tutti i componenti della comunità scolastica, agendo sull’ambiente formativo, sociale, fisico e organizzativo e rafforzando la collaborazione con la comunità locale
c

Adozione e implementazione di un approccio globale e sistemico, articolato in azioni di documentata efficacia, continuativo e integrato lungo tutto il percorso scolastico (a partire dalla scuola dell’infanzia), per la promozione della salute fisica e mentale 

F01
Cooperazione dei sistemi sanitari con altre istituzioni, con organizzazioni ed enti della collettività, per l’attuazione di programmi intersettoriali con il coinvolgimento dei cittadini, secondo i principi del Programma nazionale “Guadagnare salute” (DPCM 4.5.2007)

F02
Sorveglianza dei fattori di rischio di malattie croniche e degli stili di vita nella popolazione

F03
Prevenzione delle malattie croniche epidemiologicamente più rilevanti, promozione di comportamenti favorevoli alla salute, secondo priorità ed indicazioni concordate a livello nazionale

F04
Prevenzione e contrasto del tabagismo, del consumo a rischio di alcol

F05
Promozione dell’attività fisica e tutela sanitaria dell’attività fisica

F06
Promozione di una sana alimentazione per favorire stili di vita salutari

F09
Prevenzione delle dipendenze
1.05
Percentuale di ragazzi 11-15 anni che dichiarano di aver fumato sigarette almeno un giorno negli ultimi 30 giorni

1.06
Prevalenza di ragazzi 11-15 anni per Binge drinking per genere ed età

1.07
Prevalenza di bambini di 8-9 anni che consumano almeno 2 volte al giorno frutta e/o verdura

1.08a
Prevalenza di ragazzi 11-15 anni per consumo “almeno 1 volta al giorno” di frutta/verdura

1.08b
Prevalenza di ragazzi 11-15 anni per consumo “almeno 1 volta al giorno” di dolci/bevande zuccherate

1.09
Prevalenza sovrappeso e obesità nei bambini di 8-9 anni (BMI misurato) (indicatore SDG 2.2.2)

1.10
Prevalenza sovrappeso e obesità nei ragazzi di 11-15 anni (BMI autodichiarato) (Indicatore SDG 2.2.2)

1.11
Prevalenza di ragazzi 11-15 anni che non praticano mai attività fisica nell’ultima settimana

1.12
Prevalenza di bambini di 8-9 anni che non hanno svolto attività fisica il giorno precedente

1.13
Prevalenza di bambini di 8-9 anni che si reca a scuola a piedi o in bicicletta
MO1-08
Promuovere l’adozione consapevole di uno stile di vita sano e attivo in tutte le età e nei setting di vita e di lavoro, integrando cambiamento individuale e trasformazione sociale

MO1-09
Promuovere la salute orale attraverso il contrasto ai fattori di rischio comuni alle MCNT

MO1-10
Sviluppare la gestione proattiva dei fattori di rischio modificabili della demenza al fine di ritardare o rallentare l'insorgenza o la progressione della malattia

MO1-11
Migliorare l’attività di controllo sulla presenza di sale iodato presso punti vendita e ristorazione collettiva

MO1-12
Favorire la formazione/informazione degli operatori del settore alimentare che integri riferimenti all’uso del sale iodato, alle intolleranze alimentari, agli allergeni, alla gestione dei pericoli negli alimenti e alle indicazioni nutrizionali e sulla salute

MO1-13
Favorire la formazione di tutti i componenti della ristorazione collettiva scolastica, aziendale, ospedaliera e socio-assistenziale (operatori scolastici, sanitari, ditte di ristorazione, ditte di vending (distributori), stakeholder (famiglie, lavoratori, pazienti, etc)

MO1-14
Migliorare la tutela della salute dei soggetti allergici e intolleranti

MO1-15
Migliorare la tutela della salute dei consumatori e assicurare il loro diritto all’informazione

MO1-16
Migliorare le conoscenze atte a documentare lo stato di nutrizione della popolazione
d

Sviluppo di programmi di promozione della salute, anche trasversali ai principali fattori di rischio, condivisi tra Servizi sanitari e sociosanitari, istituzioni educative e datori di lavoro, attivando reti e comunità locali, finalizzati a:

  • contrasto al consumo di prodotti del tabacco e con nicotina
  • contrasto al consumo dannoso e rischioso di alcol
  • riduzione dell’inattività fisica e della sedentarietà
  • contrasto all’obesità/sovrappeso, in particolare quella infantile
  • riduzione del consumo eccessivo di sale e promozione dell’utilizzo del sale iodato
  • aumento del consumo di frutta e verdura
  • prevenzione delle principali patologie orali (in particolare carie e tumori del cavo orale)

e

Sviluppo di conoscenze e competenze (empowerment -life skill) di tutti i componenti della ristorazione collettiva (operatori scolastici, sanitari, ditte di ristorazione, ditte di vending (distributori), stakeholders (famiglie, lavoratori, pazienti, etc) sull’importanza della sana alimentazione per prevenire le complicanze di numerose patologie croniche, ridurre lo spreco alimentare e ridurre l’impatto ambientale correlato all’alimentazione


f

Implementazione di programmi di controllo ufficiale degli alimenti, con specifiche previsioni:

  • per la tutela dei soggetti allergici e intolleranti
  • per il controllo della disponibilità di sale iodato punti vendita e ristorazione collettiva
  • per la verifica delle indicazioni nutrizionali e salutistiche presenti sui prodotti alimentari

g
Implementazione di un flusso informativo per la comunicazione del monitoraggio del TSH neonatale

h
Implementazione e sviluppo di programmi di formazione degli addetti alla preparazione/distribuzione di alimenti

i
Implementazione di programmi regionali di formazione delle Autorità competenti per favorire l’attuazione dei Reg. 1924/2006 e 1169/2011 per quanto riguarda le indicazioni nutrizionali e salutistiche fornite sui prodotti alimentari

j
Attivazione di un gruppo di coordinamento regionale e aziendale per il raccordo con le attività del TaSiN (Tavolo sicurezza Nutrizionale), con funzione di osservatorio relativamente all’acquisizione di informazioni sullo stato di nutrizione della popolazione con particolare riferimento alla malnutrizione per eccesso e per difetto
C05
Prevenzione delle malattie lavoro correlate e promozione degli stili di vita sani

E06
Sorveglianza e controllo sulle attività connesse agli alimenti Regolamento CE 882/04

F01
Cooperazione dei sistemi sanitari con altre istituzioni, con organizzazioni ed enti della collettività, per l’attuazione di programmi intersettoriali con il coinvolgimento dei cittadini, secondo i principi del Programma nazionale “Guadagnare salute” (DPCM 4.5.2007)

F02
Sorveglianza dei fattori di rischio di malattie croniche e degli stili di vita nella popolazione

F04
Prevenzione e contrasto del tabagismo, del consumo a rischio di alcol

F05
Promozione dell’attività fisica e tutela sanitaria dell’attività fisica

F06
Promozione di una sana alimentazione per favorire stili di vita salutari
1.14
Indicatore composito (di cui al Nuovo Sistema di Garanzia - NSG) sugli stili di vita (fumo, stato ponderale, alcol e attività fisica 18-69 anni) e singole componenti

1.15
Prevalenza di fumatori nella popolazione 18-69 anni (indicatore SDG 3.a.1)

1.15a
Prevalenza di utilizzatori di sigarette elettroniche

1.16
Prevalenza di persone (età 18-69 anni) che riferiscono che nel proprio ambiente di lavoro il divieto è sempre rispettato

1.17
Prevalenza di persone (età 18-69 anni) che riferiscono che nella propria abitazione non è concesso fumare in nessuna stanza

1.18
Prevalenza di persone (età 18-69 anni) che dichiarano che nella loro abitazione, in cui vivono minori di età fino a 14 anni (compresi), non è consentito fumare in alcuna stanza

1.19
Prevalenza di persone (età 18-69 anni) in sovrappeso o obesi (SDG 2.2.2)

1.20
Prevalenza di consumo di alcol a maggior rischio (abituale elevato e/o binge drinking e/o prevalente fuori pasto) nella popolazione 18-69 anni

1.21
Prevalenza di persone (età 18-69 anni) che negli ultimi 12 mesi hanno tentato almeno una volta di smettere di fumare

1.22
Prevalenza di persone (età 18-69) anni sedentari

1.23
Prevalenza delle persone (età 18-69 anni) che consumano frutta e/o verdura almeno tre volte al giorno

1.24
Prevalenza di persone (età 18-69 anni) che dichiarano di prestare attenzione all’uso del sale o stanno cercando di ridurlo

1.25
Prevalenza di persone (età 18-69 anni) che dichiarano di fare uso di sale arricchito con iodio

1.26
Prevalenza di persone (età 65 e più anni) sedentari

1.27
Prevalenza di persone (età 65 e più anni) a maggior rischio di consumo di alcol (>1 unità alcolica al giorno)

1.28
Prevalenza di persone (età 65 anni e più anni) in sovrappeso o obesi

1.29
Prevalenza di persone (età 65 e più anni) sottopeso

1.30
Prevalenza di soggetti (età 65 anni e più anni) che consumano frutta e/o verdura almeno tre volte al giorno

1.31
Percentuale di controlli ufficiali degli alimenti, con specifiche previsioni per la tutela dei soggetti allergici e intolleranti

1.32
Percentuale di controlli ufficiali che rilevano la presenza di sale iodato presso punti vendita e ristorazione collettiva

1.33
Percentuale di controllo ufficiale degli alimenti, con specifiche previsioni per la verifica delle indicazioni nutrizionali e salutistiche presenti sui prodotti alimentari

1.34
Percentuale di implementazione di un flusso informativo per la comunicazione del monitoraggio del TSH neonatale

1.35
Percentuale di implementazione e sviluppo di programmi integrati di formazione degli addetti alla preparazione/distribuzione di alimenti

1.36
Percentuale di implementazione di programmi regionali di formazione delle Autorità competenti per favorire l’attuazione dei Reg. 1924/2006 e 1169/2011 per quanto riguarda le indicazioni nutrizionali e salutistiche fornite sui prodotti alimentari

1.37
Percentuale di attivazione dei gruppi di coordinamento regionale e aziendale per il raccordo con le attività del TaSiN (Tavolo sicurezza Nutrizionale), con funzione di osservatorio relativamente all’acquisizione di informazioni sullo stato di nutrizione della popolazione con particolare riferimento alla malnutrizione per eccesso e per difetto
MO1-17
Identificare precocemente e prendere in carico i soggetti in condizioni di rischio aumentato per MCNT e/o affetti da patologia in raccordo con le azioni del Piano Nazionale Cronicità
k

Sviluppo di programmi finalizzati alla riduzione del rischio per MCNT e alla presa in carico delle persone affette da patologia, per una gestione integrata e sistemica della cronicità, attraverso:

  • interventi volti a promuovere competenze e comportamenti salutari nelle persone sane e malate e loro caregiver (health literacy, empowerment ed engagement)
  • offerta di counseling individuale anche in contesti opportunistici, per il contrasto del tabagismo e del consumo rischioso e dannoso di alcol e la promozione di sana alimentazione e attività fisica
  • attivazione di interventi strutturati di esercizio fisico
  • attivazione di procedure e percorsi preventivi e terapeutico-assistenziali integrati con interventi per le persone già affette da patologia, anche considerando le situazioni di multipatologia, secondo un approccio integrato tra prevenzione e cura
F02
Sorveglianza dei fattori di rischio di malattie croniche e degli stili di vita nella popolazione

F03
Prevenzione delle malattie croniche epidemiologicamente più rilevanti, promozione di comportamenti favorevoli alla salute, secondo priorità ed indicazioni concordate a livello nazionale

F04
Prevenzione e contrasto del tabagismo, del consumo a rischio di alcol

F05
Promozione dell’attività fisica e tutela sanitaria dell’attività fisica

F06
Promozione di una sana alimentazione per favorire stili di vita salutari
1.38
Prevalenza di persone (età 18 anni e più) con almeno una malattia cronica

1.39
Prevalenza di soggetti 18-69 anni affetti da diabete consigliati dal medico/operatore sanitario di fare qualche tipo di attività fisica

1.40
Prevalenza di consumatori di alcol a rischio (età 18-69 anni) che hanno ricevuto da un operatore sanitario il consiglio di ridurre il consumo

1.41
Prevalenza di persone (età 18-69 anni) in eccesso ponderale che hanno ricevuto da un operatore sanitario il consiglio di perdere peso

1.42
Prevalenza di fumatori (età 18-69 anni) che hanno ricevuto da un medico/operatore sanitario il consiglio di smettere

1.43
Prevalenza di persone con patologia cronica che hanno ricevuto da un medico/operatore sanitario il consiglio di praticare regolare attività fisica

1.44
Prevalenza di persone (età 18-69 anni) ipertese che hanno ricevuto da un medico/operatore sanitario il suggerimento di ridurre il consumo di sale nel cibo
MO1-18
Favorire nelle città la creazione di contesti favorevoli alla salute anche attraverso lo sviluppo di forme di mobilità sostenibile e la creazione di aree verdi e spazi pubblici sicuri, inclusivi e accessibili anche alle persone più anziane
l
Sviluppo di programmi intersettoriali per ottimizzare le politiche di pianificazione urbanistica in un’ottica di salute pubblica
B03
Valutazione igienico-sanitaria degli strumenti di regolazione e pianificazione urbanistica

F01
Cooperazione dei sistemi sanitari con altre istituzioni, con organizzazioni ed enti della collettività, per l’attuazione di programmi intersettoriali con il coinvolgimento dei cittadini, secondo i principi del Programma nazionale “Guadagnare salute” (DPCM 4.5.2007)

F02
Sorveglianza dei fattori di rischio di malattie croniche e degli stili di vita nella popolazione

F05
Promozione dell’attività fisica e tutela sanitaria dell’attività fisica
1.45
Prevalenza persone (età 18-69 anni) che per andare a scuola/lavoro vanno a piedi o in bicicletta
MO1-19
Ridurre la prevalenza di anziani in condizioni di fragilità
m

Implementazione di programmi trasversali che impattino sui fattori di protezione per un invecchiamento in buona salute e con ridotto carico di malattia e disabilità (empowerment individuale e dei caregiver, stili e ambienti di vita, condizioni e risorse sociali, rete di sostegno e di assistenza, etc.)

B05
Tutela della salubrità e sicurezza delle civili abitazioni

F02
Sorveglianza dei fattori di rischio di malattie croniche e degli stili di vita nella popolazione

F05
Promozione dell’attività fisica e tutela sanitaria dell’attività fisica
1.46
Prevalenza di persone (età 65 anni e più) non autonome in 2 o più attività strumentali della vita quotidiana (IADL) ma con completa autonomia nello svolgimento delle attività fondamentali della vita quotidiana

1.47
Prevalenza di persone (età 65 e più anni) che dichiarano di aver accudito e/o aiutato persone conviventi o non conviventi e/o svolto attività di volontariato, ossia attività prestate gratuitamente a favore di anziani, bambini, persone con disabilità o presso ospedali, parrocchie, scuole o altro

1.48
Prevalenza di persone (età 65 e più anni) che dichiarano di aver partecipato ad attività sociali e corsi di formazione e/o a gite o soggiorni organizzati con altre persone

1.49
Prevalenza di persone (età 65 e più anni) che dichiarano di non aver chiacchierato al telefono o di persona con qualcuno e di non aver partecipato ad attività con altre persone, per esempio al centro anziani, al circolo, in parrocchia o presso le sedi di partiti politici e di associazioni, in una settimana normale
MO1-20
Aumentare l’estensione dei programmi di screening oncologico alla popolazione target per ciascuno dei 3 tumori oggetto di screening

MO1-21
Aumentare l’adesione ai programmi di screening oncologico

MO1-22
Identificare precocemente i soggetti a rischio eredo familiare per tumore della mammella
n
Rafforzamento/implementazione dei coordinamenti regionali screening

o
Offerta di programmi organizzati di screening oncologici per i carcinomi della cervice uterina (test HPV DNA), della mammella e del colon retto

p
Implementazione di protocolli di screening cervicale differenziati per le donne vaccinate a 11-12 anni contro l’HPV

q
Implementazione di percorsi diagnostico terapeutici, integrati con i programmi di screening in essere, per donne ad alto rischio di cancro alla mammella per mutazioni genetiche di BRCA1 e BRCA2
F08
Screening oncologici definiti dall’Accordo Stato Regioni del 23 marzo 2005 e dal Piano nazionale
1.50
Proporzione di cancri in stadio II+ in donne 50-69 anni rilevati dai programmi di screening per il tumore della mammella (cancri screen-detected) ai round successivi a quello di prevalenza (NSG)

1.51
Proporzione di donne fra 45-49 anni e fra 70-74 anni che hanno effettuato test di screening mammografico, in un programma organizzato (LEA)

1.52
Proporzione di persone fra 70-74 anni che hanno effettuato test di screening colo rettale in un programma organizzato (LEA)

1.53
Proporzione di donne 25-64 anni che hanno effettuato test di screening di primo livello, in un programma organizzato, per cervice uterina (NSG)

1.54
Proporzione di donne 50-69 anni che hanno effettuato test di screening di primo livello, in un programma organizzato, per mammella (NSG)

1.55
Proporzione di persone 50-69 anni che hanno effettuato test di screening di primo livello, in un programma organizzato, per colon retto (Fonte: Osservatorio Nazionale Screening. Nuovo Sistema di Garanzia) (Indicatore del Nuovo sistema di Garanzia)
MO2-01
Sviluppare e/o migliorare le conoscenze e le competenze di tutti i componenti della comunità scolastica, agendo sull’ambiente formativo, sociale, fisico e organizzativo e rafforzando la collaborazione con la comunità locale
a
Adozione e implementazione di un approccio globale e sistemico, continuativo e integrato lungo tutto il percorso scolastico, per la promozione della salute
F01
Cooperazione dei sistemi sanitari con altre istituzioni, con organizzazioni ed enti della collettività, per l’attuazione di programmi intersettoriali con il coinvolgimento dei cittadini, secondo i principi del Programma nazionale “Guadagnare salute” (DPCM 4.5.2007)

F04
Prevenzione e contrasto del tabagismo, del consumo a rischio di alcol

F09
Prevenzione delle dipendenze
2.01
Percentuale di ragazzi 11-17 anni che dichiarano di aver fumato sigarette almeno un giorno negli ultimi 30 giorni

2.02
Prevalenza di ragazzi 11-17 anni per Binge drinking

2.03
Prevalenza di ragazzi 11-17 anni che consumano di cannabis negli ultimi 30 giorni

2.04
Prevalenza di ragazzi 11-17 anni che hanno fatto uso di psicofarmaci fuori prescrizione medica nell’ultimo anno

2.05
Prevalenza di ragazzi 11-17 anni che dichiarano un gioco d’azzardo problematico e a rischio

2.06
Prevalenza di ragazzi 11-17 anni che passano più di due ore al giorno a giocare su dispositivi elettronici
MO2-02
Aumentare la percezione del rischio e l’empowerment degli individui

MO2-03
Aumentare/migliorare le competenze degli operatori e degli attori coinvolti
b
Sviluppo di programmi intersettoriali per accrescere le capacità personali in termini di autostima, auto efficacia e resilienza degli individui, nei contesti di vita e di lavoro, con particolare attenzione ai gruppi vulnerabili

c
Iniziative da attivare nei luoghi in cui si svolgono attività sportive, mirate ad accrescere la consapevolezza sui rischi correlati al consumo di alcol, supportando le capacità personali in termini di autostima, auto efficacia e resilienza dei giovani, con particolare riguardo ai minorenni.

d

Miglioramento dell’integrazione e del coordinamento intersettoriale tra programmi e azioni per la riduzione della domanda e dell’offerta di sostanze psicotrope


e
Attivazione di interventi intersettoriali e coordinati tra le diverse istituzioni (Servizi sanitari, Forze dell’Ordine, Autorità per il rilascio delle licenze commerciali) per garantire il rispetto della normativa vigente

f
Offerta di programmi finalizzati alla formazione del personale addetto alla vendita e somministrazione degli alcolici

g

Sviluppo di collaborazioni con i gestori dei locali e gli organizzatori degli eventi finalizzate alla riduzione dei rischi legati all’abuso di alcol e altre sostanze psicoattive e al miglioramento ambientale (es. regolazione rumori, disponibilità acqua, disponibilità di informazioni)

C05
Prevenzione delle malattie lavoro correlate e promozione degli stili di vita sani

F01
Cooperazione dei sistemi sanitari con altre istituzioni, con organizzazioni ed enti della collettività, per l’attuazione di programmi intersettoriali con il coinvolgimento dei cittadini, secondo i principi del Programma nazionale “Guadagnare salute” (DPCM 4.5.2007)

F04
Prevenzione e contrasto del tabagismo, del consumo a rischio di alcol

F09
Prevenzione delle dipendenze
2.07
Prevalenza di fumatori nella popolazione 18-69 anni

2.08
Prevalenza di persone a maggior rischio di consumo di alcol (abituale elevato e/o binge drinking e/o prevalente fuori pasto) nella popolazione 18-69 anni

2.09
Prevalenza di consumatori di oppiacei nell’ultimo anno nella popolazione generale di 15-64 anni

2.10
Prevalenza di consumatori di cocaina nell’ultimo anno nella popolazione generale di 15-64 anni

2.11
Prevalenza giocatori d’azzardo problematici e a rischio nella popolazione generale di 15-74 anni

2.12
Prevalenza di fumatori (età 18-69 anni) che hanno ricevuto da un medico/operatore sanitario il consiglio di smettere

2.13
Prevalenza di persone a maggio rischio di consumo di alcol (età 18-69 anni) che hanno ricevuto da un medico/operatore sanitario il consiglio di ridurre il consumo
MO2-04
Migliorare la qualità dei programmi di prevenzione dell'uso di sostanze psicotrope
h

Adozione di standard minimi di qualità nell’area della prevenzione dell’uso di sostanze psicotrope, della riduzione del rischio, del trattamento, della riabilitazione e dell’integrazione sociale


i

Diffusione tra i professionisti degli strumenti per applicare interventi di prevenzione efficaci

F09
Prevenzione delle dipendenze
MO2-05
Identificare precocemente e prendere in carico i soggetti in condizioni di rischio aumentato
j

Sviluppo di programmi volti al coordinamento tra servizi sanitari, servizi sociali, scuola e associazioni al fine di attivare percorsi di identificazione precoce dei soggetti in condizioni di rischio aumentato


k

Sviluppo di protocolli operativi di prevenzione indicata con orientamento ai servizi e coinvolgimento del territorio per soggetti all'esordio di problemi di abuso e dipendenza (per es. adolescenti e famiglie) o in particolari condizioni di vita (per es. gravidanza)

art. 28
Assistenza sociosanitaria alle persone con dipendenze patologiche

F04
Prevenzione e contrasto del tabagismo, del consumo a rischio di alcol

F09
Prevenzione delle dipendenze
2.14
Tempo intercorso tra il primo uso di sostanze e l’accesso ai servizi di cura
MO2-06
Offrire programmi finalizzati alla limitazione dei rischi e alla riduzione del danno
l

Potenziamento dell’offerta, da parte dei Servizi per le Dipendenze Patologiche, di interventi di prevenzione selettiva e di riduzione dei rischi e del danno (es. Drop in, Unità di strada), in collaborazione con altri Servizi sanitari, Enti locali e Terzo settore


m

Offerta di interventi di counseling breve nei contesti della medicina di base e in quelli lavorativi e in altri contesti adeguati

art. 28
Assistenza sociosanitaria alle persone con dipendenze patologiche

F04
Prevenzione e contrasto del tabagismo, del consumo a rischio di alcol

F09
Prevenzione delle dipendenze
MO2-07
Sensibilizzare sui rischi, i problemi e le patologie correlate all’uso/abuso di sostanze psicotrope e a comportamenti additivi
n

Programmi integrati e intersettoriali volti a rafforzare la collaborazione tra i Servizi per le dipendenze, gli altri Servizi sanitari, i Servizi sociali, il Terzo settore, le Associazioni di auto mutuo aiuto

art. 28
Assistenza sociosanitaria alle persone con dipendenze patologiche

F04
Prevenzione e contrasto del tabagismo, del consumo a rischio di alcol

F09
Prevenzione delle dipendenze
MO3-01
Migliorare la conoscenza della percezione dei rischi in ambito domestico nei genitori e nelle categorie a rischio (bambini, donne e anziani)

MO3-02
Sensibilizzare la popolazione generale sui rischi connessi agli incidenti domestici

MO3-03
Coinvolgere in modo trasversale i servizi di interesse sanitari e sociali per il contrasto del fenomeno nella comunità

MO3-04
Monitorare il fenomeno, inclusa la percezione della popolazione rispetto ai rischi di incidente domestico, mettendo in sinergia i flussi informativi
a
Sviluppo di programmi per la promozione di corretti stili vita con particolare riguardo all’attività fisica e al corretto utilizzo dei farmaci nell’anziano

b
Sviluppo di programmi per accrescere le competenze genitoriali connesse alla prevenzione degli incidenti domestici in età infantile

c
Attivazione di percorsi di formazione sulla sicurezza domestica rivolti ai collaboratori familiari, agli insegnanti, agli operatori sanitari e socio-sanitari, a MMG e PLS

d
Implementazione di percorsi di interoperabilità fra i servizi coinvolti

e
Sostegno ai flussi informativi correnti per migliorarne la funzionalità (es. riduzione del tempo di comunicazione dell’esito di trattamento tra PS e CAV e tra PS e Centri Ustionati), la fruibilità, l’uso integrato e la comunicazione sistematica dei dati
B05
Tutela della salubrità e sicurezza delle civili abitazioni
3.01
Prevalenza di persone (età 0-18 anni) che hanno subito incidenti in ambito domestico negli ultimi 12 mesi

3.02
Prevalenza di persone (età18-69 anni) che hanno subito incidenti in ambito domestico negli ultimi 12 mesi

3.03
Prevalenza di persone (età 65 e più anni) che hanno subito incidenti in ambito domestico negli ultimi 12 mesi

3.04
Prevalenza di persone (età 18-69 anni) che dichiarano che il rischio di infortunio nel loro ambiente domestico, per sé o i propri familiari, è alto o molto alto

3.05
Prevalenza di persone (età 65 e più anni) che dichiarano che il rischio di infortunio nel loro ambiente domestico, per sé o i propri familiari, è alto o molto alto

3.06
Prevalenza persone (età 65 e più anni) che dichiarano di essere caduti nei trenta giorni precedenti all’intervista

3.07
Prevalenza persone con 65 e più anni che dichiarano di essere caduti nei 12 mesi precedenti all’intervista

3.08
Tasso di incidenza (primi ricoveri) di fratture del femore in popolazione ≥65 anni

3.09
Tasso standardizzato di mortalità per avvelenamento accidentale (SDG 3.9.3)

3.10
Prevalenza di persone (età 65 anni e più) che dichiarano di aver ricevuto il consiglio dal medico o da un operatore sanitario su come evitare le cadute

3.11
Prevalenza di persone (età 65 anni e più) che dichiarano di usare almeno un presidio anticaduta in bagno
MO3-05
Promuovere politiche intersettoriali mirate a migliorare la sicurezza delle strade e dei veicoli, integrando gli interventi che vanno ad agire sui comportamenti con quelli di miglioramento dell’ambiente
f
Promozione di stili di vita corretti nella popolazione con particolare attenzione alle fasce più deboli e più svantaggiate

g
Azioni di prevenzione per i guidatori professionisti

h
Informazione/comunicazione sul rischio di incidente stradale correlato a comportamenti a rischio
B06
Promozione della sicurezza stradale
3.12
Tasso di mortalità (*100.000) per incidente stradale (SDG 3.6.1)

3.13
Prevalenza di persone (età 18-69 anni) che viaggiano in auto che utilizzano sempre le cinture quando stanno sui sedili posteriori

3.14
Percentuale di persone 18-69 anni non astemie che dichiarano di aver guidato un’auto o una moto, negli ultimi 30 giorni, entro un’ora dall’aver bevuto 2 o più unità di bevande alcoliche

3.15
Prevalenza di persone (età 18-69 anni) che non usano o fanno uso inadeguato dei dispositivi di sicurezza per i bambini da 0 a 6 anni
MO3-06
Migliorare i dati disponibili per la valutazione epidemiologica dell’incidentalità stradale
i
Sviluppo di interventi strutturati di miglioramento del dato dei feriti gravi (record linkage)
B06
Promozione della sicurezza stradale
MO4-01
Programmare interventi di prevenzione in ragione delle esigenze dettate dalle evidenze epidemiologiche e dal contesto socio-occupazionale

MO4-02
Perfezionare la conoscenza delle storie lavorative ed espositive dei lavoratori
a
Perfezionamento dei sistemi e degli strumenti di conoscenza dei rischi e dei danni da lavoro, anche attraverso lo sviluppo del SINP

b
Incremento del grado di utilizzo dei sistemi informativi per la pianificazione degli interventi di prevenzione

c
Sviluppare l’interoperabilità dei sistemi informativi esistenti a favore dello scambio trans-istituzionale di informazioni a livello nazionale e territoriale e finalizzate al dialogo tra le varie banche dati
C01
Sorveglianza epidemiologica dei rischi e dei danni correlati al lavoro
4.01
Percentuale denunce infortuni sul lavoro (NSG)

4.02
Numero di infortuni sul lavoro per gestione (Industria e Servizi, Agricoltura, Conto Stato) in complesso o mortali

4.03
Numero di malattie professionali per gestione (Industria e Servizi, Agricoltura, Conto Stato)
MO4-03
Redazione e ricognizione linee di indirizzo (ex art. 2 decreto 81/2008) da approvare in sede di Conferenza Permanente per i rapporti tra lo Stato e le regioni e le PA Trento e Bolzano
d
Assicurare l’operatività dei Comitati Regionali di Coordinamento art. 7 Dlgs 81/08

e
Sostenere il ruolo di RLS/RLST di sito produttivo e della bilateralità

f
Promuovere la responsabilità sociale di impresa per il miglioramento della salute globale del lavoratore
C02
Cooperazione del sistema sanitario con altre istituzioni e con le rappresentanze sindacali e datoriali, per la realizzazione di programmi intersettoriali
MO4-04
Assicurare alle micro e piccole aziende ed alle medio e grandi aziende attività di controllo modulate secondo approcci distinti

MO4-05
Applicare alle attività di controllo i principi dell’assistenza, dell’empowerment e dell’informazione, e adottare azioni di enforcement in relazione alla capacità ed alla motivazione dell’impresa
g
Promuovere il coordinamento e la programmazione dell’attività di vigilanza e prevenzione

h
Definire strategie di intervento (vigilanza e prevenzione) fondate sull’analisi di contesti produttivi, socio-economici ed epidemiologici, mirati a fattori di rischio e/o comparti e/o circostanze di rischio ed esposizione prioritari

i
Diffusione e utilizzo delle evidenze sulle modalità di accadimento degli infortuni e sulle azioni efficaci di prevenzione delle medesime, in particolar modo in settori a maggior rischio di infortuni gravi e mortali quali edilizia e agricoltura

j
Diffusione ed utilizzo delle evidenze sull’esposizione a vari fattori correlati alle malattie professionali e sulle azioni efficaci di prevenzione

k
Promuovere la capacità di migliorare le valutazioni di tipo ergonomico/organizzativo secondo normativa e linee di indirizzo, anche in un’ottica di semplificazione dei processi

l
Svolgimento di un controllo efficace sui soggetti formatori da parte della PA anche attraverso la revisione dei percorsi formativi vigenti
B13
Tutela della salute dai rischi per la popolazione derivanti dall’utilizzo di sostanze chimiche, miscele ed articoli (REACH-CLP)

C03
Prevenzione dei rischi per la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro
4.04
Proporzione di Unità locali oggetto di intervento ispettivo
MO4-06
Favorire nei giovani l’acquisizione e competenze specifiche in materia di SSL
m
Rafforzamento della collaborazione scuola/aziende/istituzioni soprattutto finalizzate alla gestione dello studente in Alternanza scuola lavoro
MO4-07
Implementare un modello di tutela del lavoratore che sia evoluzione della prevenzione degli infortuni e malattie verso la “conservazione attiva” della salute, ovvero verso la Total worker health
n

Sviluppo di programmi di Total worker health


o
Promozione dell’adozione da parte delle imprese di buone prassi ex art. 2 comma 1 lettera v D. Lgs 81/08

p
Promuovere l’adozione delle misure di prevenzione primaria con le varie modalità di intervento, tra cui le attività di vigilanza e controllo
C04
Promozione del miglioramento della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro
MO4-08
Potenziare la rete di collaborazione tra professionisti sanitari medici del lavoro dei servizi territoriali e ospedalieri e MMG, per la tutela della salute del lavoratore in un’ottica di Total worker health

MO4-09
Incentivare, orientare e monitorare le azioni di welfare aziendale più strettamente connesse alla salute globale del lavoratore
q
Sviluppo di percorsi di formazione sulla SSL per l’acquisizione di nuove competenze disciplinari per il contrasto del fenomeno tecnopatico

r
Promozione della qualità, dell’appropriatezza e dell’efficacia della sorveglianza sanitaria preventiva e periodica svolta dai medici competenti (artt. 25, 40, 41 e 42 Dlgs 81/08)

s

Promozione del ruolo strategico del medico competente nella progettazione, attuazione e monitoraggio delle azioni di Total Worker Health e di promozione della salute

C05
Prevenzione delle malattie lavoro correlate e promozione degli stili di vita sani
MO4-10
Assicurare la sorveglianza sanitaria degli ex esposti

MO4-11
Garantire la funzionalità di OCCAM incrociando i dati sanitari disponibili negli archivi regionali con le storie lavorative INPS

MO4-12
Portare a regime i Registri di patologia tumorale ReNaM, ReNaTuNS e neoplasie a bassa frazione eziologica, registri esposti ad agenti cancerogeni biologici e de relativi casi di eventi accidentali, malattia e decesso

MO4-13
Assicurare la fruibilità delle informazioni che compongono il Registro degli esposti
t
Implementazione, coordinamento e valutazione dei sistemi e degli interventi di sorveglianza sanitaria degli ex esposti ad amianto

u

Offerta di interventi di counseling (gruppi di esposti ed ex esposti)


v
Integrazione delle attività di controllo in ispezioni, verifiche documentali e percorsi di prevenzione

w
Produzione di report periodici e sistematici relativi al monitoraggio dei rischi/danni da lavoro con diffusione di documentazioni relative alle azioni di prevenzione efficaci già realizzate
C06
Sorveglianza degli ex-esposti a cancerogeni e a sostanze chimiche/fisiche con effetti a lungo termine
MO5-01
Implementare il modello della “Salute in tutte le politiche” secondo gli obiettivi integrati dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e promuovere l'applicazione di un approccio One Health per garantire l'attuazione di programmi sostenibili di protezione ambientale e di promozione della salute
a

a. Promozione e realizzazione di interventi di advocacy e di integrazione nelle politiche di altri settori (ambiente, trasporti, edilizia, urbanistica, agricoltura, energia, istruzione) attraverso:

  1. Elaborazione di programmi di attività intra e inter istituzionali e di progetti multi ed inter disciplinari, intersettoriali e integrati su ambiente e salute
  2. Produzione di rapporti sulle attività integrate in ambito sanitario per la tematica ambiente e salute
  3. Stipula di accordi di programma/convenzioni, previsti dal comma 2 dell’art. 7-quinquies Dlgs  502/92
  4. Istituzione di tavoli tecnici regionali interistituzionali/ intersettoriali/ interdisciplinari per la definizione e la condivisione di percorsi e procedure integrate, basate su l’approccio One Health
B03
Valutazione igienico-sanitaria degli strumenti di regolazione e pianificazione urbanistica

B04
Tutela della salute dai fattori di rischio presenti in ambiente di vita, non confinato

F01
Cooperazione dei sistemi sanitari con altre istituzioni, con organizzazioni ed enti della collettività, per l’attuazione di programmi intersettoriali con il coinvolgimento dei cittadini, secondo i principi del Programma nazionale “Guadagnare salute” (DPCM 4.5.2007)
MO5-02
Promuovere e rafforzare strumenti per facilitare l’integrazione e la sinergia tra i servizi di prevenzione del SSN e le agenzie del SNPA nelle attività di promozione della salute, prevenzione, valutazione e gestione dei rischi per la salute da fattori ambientali, anche per la comunicazione del rischio in modo strutturato, sistematico e integrato
b

b. Sviluppo e integrazione di conoscenze e competenze, tra gli operatori della salute e dell’ambiente, sulla sorveglianza epidemiologica, la valutazione di impatto sanitario da esposizione a fattori ambientali antropici e naturali, la comunicazione e la gestione sistematica, integrata e strutturata dei rischi, attraverso:

  1. Identificazione a livello regionale di criteri per l’applicazione della VIS in procedimenti ambientali e in Piani e Programmi regionali
  2. Realizzazione di una rete integrata ambiente e salute, costituita da operatori regionali del SSN e SNPA
  3. Interventi di formazione sui temi ambiente e salute, compresa la valutazione di impatto ambientale e sanitario, epidemiologia ambientale e tossicologia ambientale, comunicazione del rischio, ecc., per operatori interni ed esterni al SSN (con particolare riferimento ai MMG, PLS) e operatori di SNPA, anche attraverso modalità innovative via web (FAD)
  4. Adozione delle Linee di indirizzo sulla comunicazione del rischio prodotte dal Ministero della Salute
B04
Tutela della salute dai fattori di rischio presenti in ambiente di vita, non confinato

F02
Sorveglianza dei fattori di rischio di malattie croniche e degli stili di vita nella popolazione
MO5-03
Programmare, realizzare e documentare attività in materia di sicurezza chimica di cui al REACH/CLP (controllo, formazione, informazione e altre attività) favorendo sinergia/integrazione con attività su specifiche matrici (es. biocidi, fitosanitari, fertilizzanti, cosmetici, ecc.) o su specifici ambiti (sicurezza luoghi di lavoro, igiene in ambienti di vita, sicurezza alimentare)

MO5-04
Rafforzare, nell’ambito delle attività concernenti gli ambienti di vita e di lavoro, le competenze in materia di valutazione e gestione del rischio chimico
c
Programmare e realizzare interventi di controllo trasversale agli ambienti di vita e di lavoro, e su prodotti immessi sul mercato

d
Iniziative per favorire una formazione specifica e aggiuntiva degli operatori sanitari trasversalmente nei diversi servizi sui temi della valutazione e gestione del rischio chimico

e
Attività di supporto alla valutazione del rischio chimico nell'ambito delle valutazioni di impatto sanitario

f
Iniziative per favorire una formazione specifica e aggiuntiva degli operatori sanitari nel settore dei fitosanitari con riguardo agli articoli 28, 46, 52, 53, 55, 67, 68 del regolamento CE N 1107/2009
B04
Tutela della salute dai fattori di rischio presenti in ambiente di vita, non confinato

B11
Prevenzione e sicurezza nell’utilizzo dei gas tossici

B13
Tutela della salute dai rischi per la popolazione derivanti dall’utilizzo di sostanze chimiche, miscele ed articoli (REACH-CLP)

C03
Prevenzione dei rischi per la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro

C04
Promozione del miglioramento della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro

C05
Prevenzione delle malattie lavoro correlate e promozione degli stili di vita sani

E05
Controllo sul ciclo di vita dei prodotti fitosanitari compreso il controllo dei residui
5.01
Sicurezza dei controlli chimici-controlli nelle fasi di produzione, importazione, immissione sul mercato, utilizzazione e distribuzione (reg.REACH e CLP)
MO5-05
Perfezionare i sistemi e gli strumenti informativi per monitorare la presenza di amianto ai fini dell’eliminazione

MO5-06
Contribuire alla conoscenza dell’impatto della problematica amianto sulla popolazione
g
Mappare l’attuale presenza di amianto anche avvalendosi delle informazioni di cui all’art. 9 della L 257/1992

h
Elaborazione di Piani Regionali per l’amianto

i
Ottimizzazione dell’attività dei COR al fine di censire le esposizioni ad amianto pregresse della popolazione e migliorare la sorveglianza epidemiologica sull’andamento delle esposizioni all’amianto
B10
Tutela della popolazione dal rischio “amianto”
MO5-07
Promuovere e implementare le buone pratiche in materia di sostenibilità ed eco-compatibilità nella costruzione/ristrutturazione di edifici, anche in relazione al rischio chimico e al radon
j
Adozione di buone pratiche ed obiettivi prestazionali sanitari e ambientali integrati per costruzioni/ristrutturazioni di edifici

k
Interventi di formazione specifica sull’applicazione di buone pratiche in edilizia indirizzate agli operatori dei Dipartimenti di prevenzione ed ai diversi portatori di interesse
B03
Valutazione igienico-sanitaria degli strumenti di regolazione e pianificazione urbanistica

B05
Tutela della salubrità e sicurezza delle civili abitazioni

B07
Tutela delle condizioni igieniche e di sicurezza degli edifici ad uso scolastico e ricreativo

B08
Tutela delle condizioni igieniche e di sicurezza delle strutture destinate ad attività sanitaria e socio-sanitaria

B15
Tutela della collettività dal rischio radon
5.02
Percentuale di famiglie che abitano in alloggi con problemi strutturali/ umidità/scarsa luminosità

5.03
Percentuale di famiglie che abitano in alloggi con spazio insufficiente
MO5-08
Promuovere e supportare politiche/azioni integrate e intersettoriali tese a rendere le città e gli insediamenti umani più sani, inclusivi e favorevoli alla promozione della salute, con particolare attenzione ai gruppi più vulnerabili della popolazione,
l

Partecipazione a Tavoli tecnici inter istituzionali sulle tematiche dell’Urban health e promozione delle Urban health Strategies


m

Interventi di formazione sull’adozione di strategie e interventi per sviluppare la salute costruendo ambienti favorevoli, indirizzati ai Dipartimenti di prevenzione e agli Ordini professionali coinvolti


n

Partecipazione e supporto alla definizione dei piani urbani di mobilità sostenibile (PUMS), ponendo particolare attenzione alla promozione della pedonabilità e la ciclabilità per un’utenza allargata


o

Promozione di interventi per incrementare la walkability dell’ambiente urbano e promuovere la mobilità attiva nei percorsi casa-scuola e casa-lavor


p

Interventi per migliorare le conoscenze e la consapevolezza pubblica sui benefici della biodiversità sulla salute umana, sui benefici allo sviluppo psico-fisico dei bambini nell'interazione con la natura, sulla diffusione di spazi verdi e blu biodiversi, particolarmente nei contesti urbani


q

Definizione/adozione di buone pratiche sanitarie e ambientali integrate per una corretta progettazione, gestione e manutenzione del verde e blu urbani e periurbani

B03
Valutazione igienico-sanitaria degli strumenti di regolazione e pianificazione urbanistica

B04
Tutela della salute dai fattori di rischio presenti in ambiente di vita, non confinato

F01
Cooperazione dei sistemi sanitari con altre istituzioni, con organizzazioni ed enti della collettività, per l’attuazione di programmi intersettoriali con il coinvolgimento dei cittadini, secondo i principi del Programma nazionale “Guadagnare salute” (DPCM 4.5.2007)

F03
Prevenzione delle malattie croniche epidemiologicamente più rilevanti, promozione di comportamenti favorevoli alla salute, secondo priorità ed indicazioni concordate a livello nazionale

F05
Promozione dell’attività fisica e tutela sanitaria dell’attività fisica
5.04
Percentuale media dell’area urbanizzata delle città che viene utilizzata come spazio pubblico (Indicatore SDG 11.7.1)

5.05
Percentuale di popolazione ≥14 anni che ritiene che il paesaggio del luogo in cui vive è affetto da evidente degrado (edifici fatiscenti, ambiente degradato, panorama deteriorato)

5.06
Percentuale di popolazione ≥14 anni che si ritiene soddisfatto della situazione ambientale (Inquinamento e rumore) della zona di residenza
MO5-09
Migliorare la qualità dell’aria indoor e outdoor
r

Definizione di atti di indirizzo regionali per la gestione di problematiche sanitarie (accertate o presunte) attribuibili all’inquinamento dell’aria ambiente


s
Partecipazione e supporto alla definizione dei piani regionali per migliorare la qualità dell’aria

t

Iniziative strutturate informative/educative rivolte alla popolazione su: Inquinamento dell’aria indoor, e dell’aria outdoor, con particolare riferimento ai rischi per la salute e alle misure di prevenzione


u

Iniziative strutturate informative/educative rivolte agli operatori del settore agricolo ed extra-agricolo per una riduzione dell’uso di fitofarmaci


v

Definizione di indirizzi regionali per la valutazione sanitaria e l’emissione del relativo parere nell’ambito dei procedimenti inerenti alle autorizzazioni per le nuove attività produttive

 

B03
Valutazione igienico-sanitaria degli strumenti di regolazione e pianificazione urbanistica

B04
Tutela della salute dai fattori di rischio presenti in ambiente di vita, non confinato

B05
Tutela della salubrità e sicurezza delle civili abitazioni

B07
Tutela delle condizioni igieniche e di sicurezza degli edifici ad uso scolastico e ricreativo

B08
Tutela delle condizioni igieniche e di sicurezza delle strutture destinate ad attività sanitaria e socio-sanitaria

F02
Sorveglianza dei fattori di rischio di malattie croniche e degli stili di vita nella popolazione

F03
Prevenzione delle malattie croniche epidemiologicamente più rilevanti, promozione di comportamenti favorevoli alla salute, secondo priorità ed indicazioni concordate a livello nazionale
5.07
Percentuale di centraline dei comuni capoluogo di provincia con misurazioni valide che hanno registrato più di 35 giorni/anno di superamenti del valore limite giornaliero previsto per il PM10 (50 µg/m3)

5.08
Percentuale di centraline dei comuni capoluogo di provincia con misurazioni valide che hanno superato il valore limite annuo previsto per l’NO2 (40 µg/m3)
MO5-10
Potenziare le azioni di prevenzione e sanità pubblica nel settore delle radiazioni ionizzanti e non ionizzanti naturali e antropiche
w
Interventi informativi rivolti alla popolazione, in particolare ai giovani e giovanissimi, sui rischi legati all’eccessiva esposizione alla radiazione UV solare e da fonti artificiali (es. lampade e lettini solari)

x
Campagne di comunicazione sul corretto uso dei telefoni cellulari con particolare attenzione al target di età pediatrica, anche nell’ambito di attività di contrasto alla dipendenza da internet e dal cyberbullismo ecc.

y
Interventi integrati sulla salute e sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, con particolare riferimento ai comparti edilizia, agricoltura, mare
B12
Prevenzione e sicurezza nell’uso di radiazioni ionizzanti e non ionizzanti
MO5-11
Potenziare le azioni di prevenzione e sanità pubblica nel settore delle acque attraverso l’adozione dei piani di sicurezza (PSA)
aa
Supporto alla vigilanza sulle aree di salvaguardia degli approvvigionamenti idropotabili

z
Adozione di interventi di sviluppo dei sistemi informativi a livello territoriale per consentire lo scambio delle informazioni tra le autorità e gli enti coinvolti nella materia delle acque destinate al consumo umano
B01
Tutela della salute nell’uso delle piscine pubbliche o di uso pubblico

E05
Controllo sul ciclo di vita dei prodotti fitosanitari compreso il controllo dei residui

E13
Sorveglianza acque potabili
MO5-12
Prevenire e eliminare gli effetti ambientali e sanitari avversi, in situazioni dove sono riconosciute elevate pressioni ambientali, come ad esempio i siti contaminati, tenendo conto delle condizioni socio-economiche nell’ottica del contrasto alle disuguaglianze
bb

Accordi inter-istituzionali per interventi di valutazione dello stato salute della popolazione residente nelle aree interessate da elevate pressioni ambientali

B04
Tutela della salute dai fattori di rischio presenti in ambiente di vita, non confinato
MO5-13
Prevenire gli effetti ambientali e sanitari causati dalla gestione dei rifiuti
cc

Prevedere nei piani e programmi regionali per la gestione dei rifiuti una valutazione di impatto sulla salute incentivando in particolare le misure per la riduzione della produzione dei rifiuti


dd

Rafforzare i processi di comunicazione e partecipazione attraverso iniziative di promozione della salute e di sensibilizzazione sulla corretta gestione dei rifiuti e sull’impatto sanitario dei diversi impianti di trattamento, nell’ottica dell’economia circolare, della sostenibilità ambientale

 

B04
Tutela della salute dai fattori di rischio presenti in ambiente di vita, non confinato
5.09
Percentuale di rifiuti urbani oggetto di raccolta differenziata sul totale dei rifiuti urbani raccolti
MO5-14
Rafforzare le capacità adattive e la risposta della popolazione e del sistema sanitario nei confronti dei rischi per la salute associati ai cambiamenti climatici, agli eventi estremi e alle catastrofi naturali e promuovere misure di mitigazione con co-benefici per la salute
ee

Implementazione di sistemi integrati di previsione del rischio per la salute associato ad eventi estremi e sistemi di allarme e risposta rapida (Early warning system)


ff

Rafforzamento della sorveglianza e prevenzione degli effetti legati a eventi climatici estremi (es. ondate di calore), con focus sui sottogruppi a maggior rischio, preventivamente individuati


gg

Formazione del personale sanitario, in particolare MMG e PLS, riguardo i rischi per la salute associati ai cambiamenti climatici e le misure di prevenzione, in linea con l’approccio One health


hh

Interventi di informazione e sensibilizzazione rivolti agli operatori sanitari ed al pubblico volti a promuovere stili di vita ecosostenibili e ridurre gli impatti diretti e indiretti dei cambiamenti climatici sulla salute


ii

Interventi volti a migliorare la capacità del sistema sanitario, in particolare dei servizi di prevenzione e ospedalieri, di rispondere ai cambiamenti e alla variabilità del clima


jj

Applicazione di linee guida per la sostenibilità in sanità e nella pubblica amministrazione in generale

B04
Tutela della salute dai fattori di rischio presenti in ambiente di vita, non confinato

B14
Gestione delle emergenze da fenomeni naturali o provocati (climatici e nucleari, biologici, chimici, radiologici)

F02
Sorveglianza dei fattori di rischio di malattie croniche e degli stili di vita nella popolazione
5.10
Numero di morti e persone disperse per alluvioni /allagamenti

5.11
Percentuale di popolazione esposta al rischio di alluvioni

5.12
Percentuale superficie boschiva percorsa dal fuoco
MO5-15
Promuovere l’applicazione di misure per ridurre l’impatto ambientale della filiera agricola e zootecnica, nella gestione degli animali selvatici e nell’igiene urbana veterinaria
kk

Interventi di formazione e informazione rivolti ai veterinari del SSN, veterinari liberi professionisti, allevatori, agricoltori e consulenti delle filiere agricole e zootecniche al fine di promuovere gli indirizzi produttivi e gestionali finalizzati alla sostenibilità e alla preservazione della biodiversità


ll

Rafforzarmento delle attività di sorveglianza sanitaria tramite l’approccio “One Health” valorizzando il ruolo dei servizi veterinari


mm

Promuovere l’implementazione del sistema ClassyFarm


nn

Promozioni di attività formative ed informative rivolte al Corpo dei Carabinieri Forestali per la sorveglianza degli animali selvatici


oo

Implementazione di attività finalizzate al controllo delle nascite e la promozione di programmi di informazione sanitaria finalizzati alla protezione degli animali e lotta al randagismo.

D01
Sorveglianza sui concentramenti e spostamenti animali

D04
Controllo sul benessere degli animali da reddito

D06
Sorveglianza epidemiologica delle malattie infettive diffusive animali

D07
Predisposizione di sistemi di risposta ad emergenze epidemiche delle popolazioni animali

D12
Prevenzione e controllo delle zoonosi. Controllo delle popolazioni selvatiche ai fini della tutela della salute umana e dell’equilibrio fra uomo, animale e ambiente

E03
Sorveglianza sugli stabilimenti registrati, compresa la produzione primaria e sugli stabilimenti riconosciut
MO6-01
Rafforzare il processo di eliminazione di morbillo e rosolia congenita
a
Consolidamento della sorveglianza epidemiologica e integrazione delle fonti
A01
Sorveglianza epidemiologica delle malattie infettive e diffusive

A02
Interventi per il controllo della diffusione di malattie infettive e diffusive
6.01
Proporzione di ASL che hanno realizzato attività supplementari di vaccinazione MPR avendo come target prioritario le coorti 1975-2000

6.02
Proporzione di soggetti vaccinati in ciascuna attività supplementare di vaccinazione MPR avente come target prioritario le coorti 1975-2000

6.03
Proporzione di ASL che hanno recepito il programma regionale che definisce modalità e tempi per il recupero vaccinale dei soggetti suscettibili nelle coorti 1975-2000
MO6-02
Informatizzare i sistemi di sorveglianza per le malattie infettive, in modo interoperabile
b
Coordinamento e integrazione tra diversi livelli istituzionali nella attuazione di interventi di prevenzione, nel periodico ritorno informativo a tutti i livelli e nel monitoraggio sistematico
A01
Sorveglianza epidemiologica delle malattie infettive e diffusive
6.04
Proporzione delle notifiche inviate al sistema informativo nazionale del Ministero della Salute nei termini previsti dalla normativa

6.05
Proporzione dei sistemi informatici regionali che assicurano la raccolta tempestiva e la disponibilità dei dati sulle MTA diagnosticate negli ospedali con riferimento ai ceppi dei patogeni isolati dall’uomo, ed agli alimenti sospettati sulla base dei dati
MO6-03
Aumentare la segnalazione delle malattie infettive da parte degli operatori sanitari (medici di famiglia, medici ospedalieri, laboratoristi)
b
Coordinamento e integrazione tra diversi livelli istituzionali nella attuazione di interventi di prevenzione, nel periodico ritorno informativo a tutti i livelli e nel monitoraggio sistematico
A01
Sorveglianza epidemiologica delle malattie infettive e diffusive
6.06a
Proporzione di casi di malattia batterica invasiva da meningococco notificati per i quali è stato identificato il sierogruppo/sierotipo

6.06b
Proporzione di casi di malattia batterica invasiva da pneumococco notificati per i quali è stato identificato il sierogruppo/sierotipo

6.6c
Proporzione di casi di malattia batterica invasiva da emofilo notificati per i quali è stato identificato il sierogruppo/sierotipo
MO6-04
Completare l’informatizzazione delle anagrafi vaccinali interoperabili a livello regionale e nazionale tra di loro e con altre basi di dati (malattie infettive, eventi avversi, residente/assistiti) in particolare con riferimento all’integrazione vaccino HPV screening.
b
Coordinamento e integrazione tra diversi livelli istituzionali nella attuazione di interventi di prevenzione, nel periodico ritorno informativo a tutti i livelli e nel monitoraggio sistematico
A03
Vaccinazioni
6.07
Proporzione di soggetti inseriti in anagrafe nazionali (coorti 2001-2024)
MO6-05
Aumentare la copertura vaccinale e l’adesione consapevole nella popolazione generale e in specifici gruppi a rischio (operatori sanitari, adolescenti, donne in età fertile, popolazioni difficili da raggiungere, migranti, gruppi a rischio per patologie)
c
Promozione della immunizzazione attiva
A03
Vaccinazioni
6.08
Copertura vaccinale per influenza nei soggetti affetti da diabete mellito (soggetti di età < 65 anni)

6.09
Copertura vaccinale per dTpa nelle donne in gravidanza

6.10
Copertura vaccinale per influenza nelle donne in gravidanza

6.11
Copertura vaccinale per influenza negli operatori sanitari dipendenti del SSN, con funzioni assistenziali, nell’ultima stagione anti-influenzale

6.12
Proporzione di operatori sanitari dipendenti del SSN, con funzioni assistenziali, immuni per morbillo

6.13
Coperture vaccinali per le vaccinazioni previste dal PNPV e tasso di rifiuti per i quali è fornita una giustificazione tra quelle elencate
MO6-06
Pianificare la comunicazione finalizzata alla corretta gestione e informazione sui vaccini e sulle malattie infettive prevenibili mediante vaccinazione ai fini della adesione consapevole
d
Comunicazione del rischio per la popolazione generale e specifici sottogruppi
A03
Vaccinazioni
6.14
Proporzione di Regioni che hanno realizzato un programma di comunicazione evidence based per la gestione della corretta informazione sui vaccini ai fini della adesione consapevole
MO6-07
Predisporre piani di preparazione e risposta alle emergenze infettive
e
Rafforzamento della capacità di risposta alle emergenze infettive
A05
Predisposizione di sistemi di risposta ad emergenze di origine infettiva
6.15
Proporzione di Regioni che hanno documentato l’adozione di un Piano di risposta alle emergenze
MO6-08
Ridurre i rischi di trasmissione da malattie infettive croniche o di lunga durata (TBC, HIV, Epatite B e C)
f
Consolidamento della sorveglianza epidemiologica e integrazione delle fonti

g
Offerta dei test HCV, HBV e HIV alle popolazioni a rischio e della vaccinazione anti HBV
A01
Sorveglianza epidemiologica delle malattie infettive e diffusive

A02
Interventi per il controllo della diffusione di malattie infettive e diffusive
6.16
Proporzione dei casi di TBC polmonare che sono stati persi al follow-up

6.17
Proporzione delle Regioni che promuovono l’offerta dei test HCV, HBV e HIV alle persone con comportamenti a rischio

6.18
Proporzione delle Regioni che promuovono l’offerta della vaccinazione anti HBV alle persone con comportamenti a rischio
MO6-09
Assicurare il rintraccio dell’alimento per l’attivazione del sistema di allerta al fine del ritiro/richiamo dalla commercializzazione dell’alimento pericoloso o potenzialmente pericoloso
h
Coordinamento tra strutture ospedaliere e Dipartimenti di prevenzione delle Aziende Sanitarie
A02
Interventi per il controllo della diffusione di malattie infettive e diffusive

A05
Predisposizione di sistemi di risposta ad emergenze di origine infettiva

E14
Infezioni, intossicazioni e tossinfezioni alimentari
6.19
Proporzione dei casi di malattia a trasmissione alimentare per le quali è stato individuato l’alimento pericoloso
MO6-10
Sviluppare adeguati programmi di formazione del personale addetto al controllo ufficiale nei centri cotture e nelle mense per mettere in atto le azioni correttive più appropriate riguardo alle non conformità riscontrate al fine di prevenire l’insorgere di MTA (malattie trasmissibili con gli alimenti) tra i soggetti fruitori del servizio e al fine di prevenire le tossinfezioni alimentari nella ristorazione collettiva
i

Realizzazione di un programma regionale di formazione

A02
Interventi per il controllo della diffusione di malattie infettive e diffusive

A05
Predisposizione di sistemi di risposta ad emergenze di origine infettiva

E14
Infezioni, intossicazioni e tossinfezioni alimentari
6.20
Proporzione di Dipartimenti Aziendali che hanno realizzato il programma regionale di formazione
MO6-11
Sviluppare adeguati programmi di formazione del personale addetto al controllo ufficiale nelle imprese alimentari per mettere in atto le azioni correttive più appropriate riguardo alle non conformità riscontrate al fine di prevenire l’insorgere di MTA (malattie trasmissibili con gli alimenti)”
j

Promuovere interventi formativi dei Dipartimenti di Prevenzione diretti al personale addetto al controllo ufficiale nelle imprese alimentari

A02
Interventi per il controllo della diffusione di malattie infettive e diffusive

A05
Predisposizione di sistemi di risposta ad emergenze di origine infettiva

E14
Infezioni, intossicazioni e tossinfezioni alimentari
6.21
Proporzione di Dipartimenti Aziendali che hanno realizzato interventi formativi
MO6-12
Aumentare le competenze degli operatori sanitari delle strutture sanitarie competenti sulla prevenzione e controllo delle malattie trasmesse da vettori e delle strutture sanitarie coinvolte nella prevenzione e il controllo delle malattie trasmesse da alimenti (ivi compresi i servizi SIAN, SIAOA e ospedalieri)
k

Promuovere iniziative di formazione sulle malattie trasmesse da vettori e da alimenti

A02
Interventi per il controllo della diffusione di malattie infettive e diffusive

A05
Predisposizione di sistemi di risposta ad emergenze di origine infettiva

E14
Infezioni, intossicazioni e tossinfezioni alimentari
6.22
Proporzione di Dipartimenti Aziendali che hanno promosso iniziative di formazione sulle malattie trasmesse da vettori e da alimenti
MO6-13
Promuovere interventi formativi, campagne informative/educative per gli Operatori del Settore Alimentare (OSA) sulle malattie trasmesse da alimenti
l

Promuovere interventi formativi dei Dipartimenti di Prevenzione sulle malattie trasmesse da alimenti diretti agli OSA.

A02
Interventi per il controllo della diffusione di malattie infettive e diffusive

A05
Predisposizione di sistemi di risposta ad emergenze di origine infettiva

E14
Infezioni, intossicazioni e tossinfezioni alimentari
6.23
Proporzione di Dipartimenti di Prevenzione che hanno realizzato interventi formativi sulle malattie trasmesse da alimenti diretti agli OSA
MO6-14
Promuovere la consapevolezza da parte delle comunità sulle malattie trasmesse da vettori e da alimenti
m

Diffusione di materiale informativo/divulgativo sulle malattie trasmesse da vettori e da alimenti su sito web

A02
Interventi per il controllo della diffusione di malattie infettive e diffusive

A04
Medicina del viaggiatore
6.24
Proporzione di Regioni/PA che diffondono materiale informativo/divulgativo sulle malattie trasmesse da vettori e da alimenti sul loro sito web o su un sito web dedicato
MO6-15
Migliorare la qualità della sorveglianza delle malattie trasmesse da vettori e da alimenti in ambito umano
n

Istituzione di un laboratorio di riferimento regionale per le malattie trasmesse da vettori e da alimenti in ambito umano o attivazione di una convenzione con un laboratorio di riferimento di un’altra Regione/PA


o

Applicazione di Piani di sorveglianza e risposta alle malattie trasmesse da vettori

A02
Interventi per il controllo della diffusione di malattie infettive e diffusive

A05
Predisposizione di sistemi di risposta ad emergenze di origine infettiva
6.25
Proporzione di regioni che hanno istituito laboratori di riferimento regionali per le malattie trasmesse da vettori e da alimenti in ambito umano in raccordo con i laboratori di riferimento per le malattie trasmesse da vettori e da alimenti in ambito veterinario alimentare

6.26
Proporzione delle Regioni che hanno individuato un referente per il Piano arbovirosi
MO6-16
Monitorare i punti d’entrata ad alto rischio di nuove specie invasive di vettori.
p

Predisposizione di raccomandazioni per il monitoraggio dei punti d’entrata ad alto rischio

A01
Sorveglianza epidemiologica delle malattie infettive e diffusive
6.27
Proporzione di Regioni che applicano le raccomandazioni per il monitoraggio dei punti d’entrata ad alto rischio
MO6-17
Monitorare l’insorgenza di resistenze agli insetticidi nei vettori
q

Predisposizione di raccomandazioni per il monitoraggio dell’insorgenza di resistenze agli insetticidi nei vettori

A02
Interventi per il controllo della diffusione di malattie infettive e diffusive
6.28
Proporzione di Regioniche applicano le raccomandazioni per il monitoraggio dell’insorgenza di resistenza agli insetticidi nei vettori
MO6-18
Consolidamento dei sistemi di sorveglianza: - sorveglianza della Paralisi Flaccida Acuta (PFA) - sorveglianza ambientale
r

Consolidamento della sorveglianza epidemiologica e di laboratorio e integrazione delle fonti

A01
Sorveglianza epidemiologica delle malattie infettive e diffusive
6.29
Tasso di segnalazione di casi di Paralisi Flaccida Acuta
MO6-19
Attivare esperienze di screening gratuiti delle IST (es. Clamidia, Gonorrea, etc.) sulla popolazione
s

Offerta dei test di screening delle IST sulla popolazione target

A02
Interventi per il controllo della diffusione di malattie infettive e diffusive
6.30
Proporzione delle Regioni che promuovono l’offerta dei test di screening delle IST sulla popolazione target
MO6-20
Incrementare e favorire strategie parallele, secondo il modello fondato sui CBVCT*, che promuovano l’esecuzione del Test HIV e del counseling nelle popolazioni chiave ad opera di operatori adeguatamente formati, in contesti non sanitari
t

Mappatura e monitoraggio dell’attivazione di iniziative CBVCT rivolti a popolazioni target

A02
Interventi per il controllo della diffusione di malattie infettive e diffusive
6.31
Proporzione delle Regioni che promuovano l’esecuzione del Test HIV e del counseling nelle popolazioni chiave ad opera di operatori adeguatamente formati, in contesti non sanitari
MO6-21
Pianificare interventi di sensibilizzazione sulle popolazioni giovanili in materia di HIV/AIDS/ IST
u

Promozione di interventi sui comportamenti: comprendono azioni sui comportamenti a rischio (esercizio consapevole della sessualità, miglioramento dell’adesione alla terapia, corretto uso del profilattico maschile e femminile, counseling)

F03
Prevenzione delle malattie croniche epidemiologicamente più rilevanti, promozione di comportamenti favorevoli alla salute, secondo priorità ed indicazioni concordate a livello nazionale
6.32
Proporzione delle Regioni che hanno pianificato interventi di sensibilizzazione su HIV/AIDS/IST e sul ruolo protettivo e il corretto uso del profilattico tra i giovani
MO6-22
Adesione alle Linee Guida e alla normativa vigente per l’attuazione dello screening per HIV, per le altre malattie a trasmissione sessuale (HBV, Sifilide, HCV) e del complesso Torch all’inizio della gravidanza
v

Promozione dei protocolli gestionali multidisciplinari specifici attraverso gli strumenti e i canali ritenuti idonei

A02
Interventi per il controllo della diffusione di malattie infettive e diffusive

F03
Prevenzione delle malattie croniche epidemiologicamente più rilevanti, promozione di comportamenti favorevoli alla salute, secondo priorità ed indicazioni concordate a livello nazionale
6.33
Proporzione delle Regioni che hanno attuato la rilevazione dello stato dell’arte dei protocolli gestionali adottati
MO6-23
PrEP - concepire e realizzare protocolli dedicati seguendo le Linee Guida vigenti, su popolazioni adeguatamente selezionate
w

Interventi farmacologici: strategie di prevenzione basate sull’utilizzo dei farmaci antiretrovirali (PrEP, PEP, TasP, terapia per prevenire la trasmissione materno-fetale)

A02
Interventi per il controllo della diffusione di malattie infettive e diffusive

F03
Prevenzione delle malattie croniche epidemiologicamente più rilevanti, promozione di comportamenti favorevoli alla salute, secondo priorità ed indicazioni concordate a livello nazionale
6.34
Proporzione delle Regioni che hanno attuato la mappatura e il monitoraggio di protocolli relativi alla PrEP
MO6-24
Migliorare la qualità della sorveglianza delle infezioni invasive da Enterobatteri produttori di carbapenemasi (CPE)

MO6-25
Monitorare il consumo di antibiotici in ambito ospedaliero e territoriale in ambito umano e veterinario (One Health)

MO6-26
Promuovere la consapevolezza da parte della comunità nell’uso degli antibiotici

MO6-27
Definire un programma di sorveglianza e controllo delle infezioni correlate all’assistenza secondo le indicazioni ministeriali

MO6-28
Sviluppare programmi di Antimicrobical stewardship (AS)
aa

Interventi per promuovere l’uso appropriato di antibiotici in ambito veterinario


bb

Interventi per promuovere l’uso appropriato di antibiotici in ambito umano


cc

Esistenza di un sistema regionale di monitoraggio dell’uso dei prodotti idroalcolici


dd

Interventi per ridurre la trasmissione in ambito assistenziale


ee

Promuovere la consapevolezza da parte della comunità nell’uso degli antibiotici


ff

Formazione sull’uso appropriato di antibiotici e la prevenzione delle ICA


x

Attivazione in tutte le Regioni di un sistema regionale di sorveglianza dell’antibiotico-resistenza in ambito umano, basato sui dati di laboratorio, che coinvolga tutti i laboratori degli ospedali pubblici e privati secondo le indicazioni nazionali


y

Monitoraggio del consumo antibiotici in ambito umano e veterinario


z

Assicurare che la sorveglianza nazionale delle batteriemie da Enterobatteri resistenti ai carbapenemi abbia una copertura elevata

A01
Sorveglianza epidemiologica delle malattie infettive e diffusive

A02
Interventi per il controllo della diffusione di malattie infettive e diffusive

allegato 2
Assistenza Distrettuale

allegato 3
Assistenza Ospedaliera
6.35
Proporzione delle Regioni che hanno raggiunto gli obiettivi di riduzione del consumo di antibiotici previsti dal PNCAR entro il 2025

6.36
Proporzione delle Regioni che hanno raggiunto gli obiettivi di riduzione delle Infezioni Correlate all'Assistenza (ICA) previsti dal PNCAR entro il 2025